Tanti auguri papà

Tanti auguri papà

Ciro festa del papà

Storicamente, la prima Festa del papà risale al 19 giugno del 1910, quando nel paesino americano di Spokane, la signora Sonora Smart Dodd promosse la prima festa del papà in onore del proprio padre Henry Jacskon, ex-combattente della Guerra di Secessione che aveva speso la propria vita ad accudire i 6 figli dopo la prematura scomparsa della moglie.


Nel 1966, il Presidente americano Lyndon B. Jhonson, ufficializzò l’evento come festa nazionale.

L’idea ebbe successo e si diffuse in tutto l’emisfero occidentale e così anche in Italia, il 19 marzo, alla religiosa celebrazione di San Giuseppe si aggiunge il laico omaggio a tutti i papà del mondo.

 

In questo giorno così importante, scrivere del mio papà mi emoziona tantissimo.

 

Il mio papà

 

Era un padre molto risoluto, generoso, altruista, leale, integerrimo.


In ambito professionale è stato un funzionario della pubblica amministrazione, ma il suo tempo lo dedicava soprattutto alla politica. 


Per oltre 20 anni è stato a servizio della comunità rhodense, dove ha vissuto.

 

È scomparso il 30 gennaio 2015, dopo 21 mesi di battaglia contro un cancro allo stomaco, superando tutte le aspettative di vita preannunciate dai medici.


È sempre stato un punto di riferimento e lo è tuttora negli insegnamenti che ha lasciato.

Il giorno del suo funerale la chiesa era gremita di tutte le persone che aveva aiutato e che lo stimavano. 

 

C’erano gli amici di una vita, ma anche i “nemici” che lo avevano combattuto politicamente, ma che con la loro presenza riconoscevano il suo valore.


È stato molto emozionante vedere il sindaco e altri membri delle istituzioni presenti con il gonfalone della città.


Mio padre è stato sindaco 37 anni fa, ma è sorprendente vedere come, ancora oggi, persone che non mi conosco ma sentono il mio nome mi domandano “lei è il figlio del sindaco?”.


“Sì” rispondo sempre con orgoglio.


I suoi insegnamenti

 

Grande era l’amore per la sua famiglia di origine, grandissimo era l’amore verso la moglie e i figli.


Durante il periodo della sua malattia, mi presentava ai medici come il suo angelo custode. Ma io, purtroppo, non avevo alcun potere da angelo, potevo soltanto stargli vicino, soffrire con lui.


Eppure non si è mai piegato, nemmeno di fronte ad una malattia che lo avrebbe visto, prima o poi, soccombente.


In quei 21 mesi la sua forza era la mia forza, e cresceva in me la speranza e l’aspettativa di assomigliargli sempre di più.


Seppur provato dalla malattia, riusciva a darmi ancora tanto, i suoi consigli, la sua saggezza. 


Ma il regalo più bello che ha saputo offrirmi non ha valore: la sua fiducia. Chi lo ha conosciuto, sa quanto fosse difficile conquistarla.

Ricordando oggi il mio papà


Prendermi cura di lui è stato un dono che mi ha dato la possibilità di ricambiarlo per tutto quello che ha saputo darmi. 

 

Sopportare silenziosamente la sua sofferenza è stato un prezzo altissimo da pagare. Essergli stato sempre accanto, come un angelo custode, mi ha ripagato di tali sofferenze.


È un giorno triste se penso al fatto che non c’è più. 

È un giorno felice perché penso che un giorno potrei essere come lui.

 

Tanti auguri papà.

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1 commento su “Tanti auguri papà”

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