Cosa significa resilienza?
La definizione di resilienza trae origine dalla natura e dal regno delle scienze.
I materiali vengono definiti resilienti quando, dopo essere stati piegati o tirati, tornano alla forma iniziale. Analogamente, possiamo immaginare una pianta che, dopo essere state potata, torna a crescere con rinnovato vigore.
Resilienza quindi, significa piegarsi piuttosto che spezzarsi allorché sottoposti a pressione, a tal proposito ricordiamo tutti il famoso detto “mi piego ma non mi spezzo“.
Resilienza significa dominare l’incertezza con spirito di iniziativa ed è una caratteristica che ci aiuta a farci strada in un mondo stressante e complesso come quello in cui viviamo.
Ma essere resilienti significa anche saper fronteggiare i nemici della resilienza come il conflitto, le difficoltà, il senso di inadeguatezza e di fallimento.
Definizione psicologica di resilienza
In psicologia, la resilienza indica la capacità di fare fronte in maniera positiva ad eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.
In particolare, l’American Psycological Association definisce la resilienza come
“la capacità di sapersi adeguare di fronte ad avversità, traumi, tragedie, minacce e anche significative fonti di stress come problemi in famiglia e nelle relazioni, gravi problemi di salute o stress sul lavoro ed economici”.
Mentre la British Standard Istitution descrive la resilienza delle organizzazioni aziendali come
“la capacità di anticipare, prepararsi, reagire e adattarsi agli eventi, che si tratti di colpi improvvisi o cambiamenti graduali. Ciò significa essere adattabili, competitivi, attivi e solidi”.
Da queste due definizioni capiamo subito che la resilienza è un concetto applicabile sia agli individui che alle organizzazioni.
La resilienza è infatti una caratteristica che incoraggia la leadership: un buon leader ispira le persone che lo circondano e le motiva a riprendersi anche quando le cose vanno male!
5 consigli per sviluppare la resilienza
Alcune persone sono più resilienti di altre per natura, ma nonostante ciò la resilienza è una caratteristica che può venire allenata.
Ecco 5 consigli utili per farlo:
- Stabilisci i risultati che vuoi ottenere e concentrati su di essi. Non soffermarti sui tuoi fallimenti, rimuginare sugli errori ci porta a perdere di vista i nostri reali obiettivi.
- Rinforza il pensiero positivo ricordando i momenti in cui hai superato un problema e la lezione che hai imparato. Attenzione a non entrare in un circolo vizioso di pensieri negativi riguardo alla sensazione di inadeguatezza.
- Concentrati sulle tue risorse interne ed esterne che ti aiutano nelle situazioni quotidiane. Non preoccuparti eccessivamente di ciò che non hai o di ciò che hai perso.
- Guarda al passato con occhio critico e fai tesoro di ciò che hai appreso in modo che ti sia utile nel presente. Non ricordare solamente quello che non ha funzionato.
- Immagina davanti a te “un bel futuro” ed evita di raffigurarti il peggior scenario possibile.
Per ispirarti nel tuo percorso verso la resilienza, ti lascio una citazione di Nelson Mandela:
“La nostra gloria più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarci ogni volta che cadiamo”.
Ti reputi una persona resiliente?
Proviamo a fare assieme un esercizio.
Prendi un foglio e, partendo da quanto fin qui hai letto, prova a dare un tuo significato alla resilienza, sia nell’ambito della sfera privata che nel lavoro. Ora pensa a qualche situazione difficile o stressante che hai attraversato e rispondi alla domanda “come ne sono uscito?”.
Ancora non ti è chiaro se sei o meno una persona resiliente?
Scoprilo facendo il test!
