Come affronterò il 2021

Come affronterò il 2021

È stato indubbiamente un anno difficile. Nessuno era preparato ad affrontare un’emergenza come questa. E tutto ciò malgrado la storia dell’uomo sia stata caratterizzata da decine di epidemie e pandemie causate da virus e batteri.

La tristemente famosa influenza spagnola del 1918, che contagiò mezzo miliardo di persone e fece temere la fine del mondo, fortunatamente non è nei ricordi della mia generazione e neppure quella dei miei genitori.

 

Sulla situazione che stiamo vivendo si è detto e scritto tanto in questi mesi. Siamo partiti dalla fase di rifiuto, accompagnata dalla paura, incredulità, talvolta anche eccitazione, inconsapevoli e spesso incoscienti di ciò che ci stava accadendo.

 

Siamo passati alla fase di frustrazione, accompagnata da rabbia, irritazione, ansia, per attraversare la fase della depressione, nella quale la tristezza pervadeva il nostro stato emotivo per le perdite che abbiamo subito (persone care, amici, lavoro, fatturato).

 

Poi siamo giunti a una fase nella quale è stato presente lo sforzo di comprendere cosa stava succedendo, ricercare un significato agli accadimenti, per poi evolvere nella fase di accettazione.

 

L’accettazione è un momento nel quale diventiamo consapevoli del fatto che dobbiamo avviare un cambiamento per andare avanti, esplorando nuove opzioni, per creare nuove abitudini. Io mi trovo qui da tempo. Non potevo prevedere cosa sarebbe successo, come neppure posso prevederlo oggi, ma sapevo che non potevo stare fermo ad aspettare.

 

La comunicazione mediatica è influenzata da interessi economici e politici, perciò spesso inattendibile.

 

Ascoltiamo in continuazione opinionisti diventati esperti di qualsiasi cosa, alimentando così confusione e incertezza, determinando due macro gruppi di persone: 

– i primi, che pensano che tutto andrà bene, sottintendendo a tale messaggio la possibilità di ritorno alla situazione ante pandemia;

– i secondi che pensano “devi darti una mossa!”, perché grandi cambiamenti sono in atto.

 

Cosa mi ha insegnato questa situazione

Questa situazione mi ha insegnato a vedere le cose per come sono, né bene né male, ad avere obiettivi ambiziosi e a concentrarmi su di essi. 

 

Le persone di successo hanno uno slancio in avanti, convincono se stessi che ce la faranno, perché il non agire impedisce di ottenere risultati.

Immaginare il tuo futuro positivo potenzia il tuo stato d’animo, rendendoti focalizzato e capace di affrontare le difficoltà. 

 

E sempre a proposito di focus, ogni giorno mi concentro su ciò che voglio ottenere, questo rende evidenti anche le opportunità che potrei cogliere.

I giorni peggiori della mia vita possono diventare i giorni migliori della mia vita. C’è sempre qualcosa di bello in ogni situazione: devo solo vederla.


Quali risorse occorrono? 

La vera risorsa è saper trovare risorse. Questo implica essere creativi, perché è la mancanza di creatività che ci fa fallire. Anche ispirarsi a chi ha più successo di me mi mette nella condizione di capire cosa egli fa per avere successo. Il successo lascia sempre degli indizi.

 

Per avere successo con i clienti servono 3 cose:

1. definire il tuo cliente ideale, perchè è colui che investe su di te

2. trovare un’offerta irresistibile

3. dare oltre a quanto i clienti si aspettano di ricevere.

Investi il tempo in modo produttivo: se fai le cose di corsa non riuscirai a concentrarti su ciò che è importante.

Mi auguro che questi spunti riflessivi possano essere una fonte di ispirazione per prepararsi ad un anno che presenterà difficoltà diverse da quelle che stiamo vivendo ora ma ugualmente impegnativi.

In bocca al lupo!

Ciro Persiano

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